come persona che si muove sempre in bici, a volte a piedi e che ha vissuto lontano dal centro per mezzo i bus, mi sembra che il miglioramento sia percepipile per quanto riguarda la maggior circolazione di bici. tuttavia a bologna sono iniziati anche i cantieri per ampliare il trasporto metropolitano per mezzo di una tramvia, quindi sembra che ci si stia comunque muovendo in maniera organica per migliorare il trasporto pubblico ma è un grande fattore (quello del progetto tramvia) che l’articolo non prende in considerazione (molte strade hanno una circolazione estremamente ridotta a causa dei cantieri)
per per le molte generazioni di persone non abituate a prendere i mezzi, o che hanno acquistato un auto o più di una negli anni scorsi, sicuramente si vanno a creare delle difficoltà
poi penso ci sia un grande fattore culturale da tenere in consderazione: conosco persone che hanno l’auto parcheggiata in un garage in centro o in un posto auto (dal quale non la spostano perchè “altrimenti non troverebbero più parcheggio”), cresciute nell’italia in cui si **deve ** utilizzare l’automobile per fare tutto ma abitando in una città in cui è facile fare diversamente.
non so come viva la situazione chi vive nei quartieri molto periferici, che spesso sono un po’ più tralasciati dal trasporto pubblico
per me ci sono ancora fin troppe automobili e moto che possono girare in centro, ma più che prendermela con gli autisti penso sia giusto pretendere delle ciclabili (e dei parcheggi) degne di questo nome, così da non rischiare la vita e magari anche a non rompere troppo a chi guida
Grazie della testimonianza!
È interessante quello che dici sui cantieri per l’espansione dei servizi di trasporto pubblico. Senza dubbio è molto probabile che alla fine saranno quelli a dare una maggiore botta all’utilizzo dell’auto, specialmente per i più giovani e quelli con una tratta giornaliera fissa che - potessero - son certo preferirebbero 150/200 € all’anno d’abbonamenti contro le migliaia per l’acquisto e la gestione di una vettura.
L’unica cosa sono i parcheggi: alla fine spesso la loro mancanza cronica è una scelta conscia, come i sensi unici labirintici: è il tentare di rendere il più scomodo possibile l’uso dell’auto per favorire le alternative.
Problema è che spesso iniziano i lavori per le dissuasioni (costo una tantum) e poi però non continuano quelli per creare le alternative pubbliche (costi ricorrenti sul budget)! E ci troviamo città schizofreniche che non sanno cosa vogliono esser.
Ma ora sto divagando.
Più ciclabili, sicure, sarebbero sicuramente un sogno, a prescindere.