Il CEO di Oracle, il quinto uomo più ricco al mondo, lancia la sua entusiasmante visione: la tecnosorveglianza che non dorme mai
I piani di Larry Ellison per migliorare la società: controllo totale, registrazione continua di tutto ciò che accade e che le persone fanno, analizzato nei datacenter di Oracle. “I cittadini si comporteranno al meglio, perché stiamo costantemente registrando e segnalando tutto ciò che accade”.
https://www.404media.co/larry-ellisons-ai-powered-surveillance-dystopia-is-already-here/
@filobus @informapirata @eticadigitale aggiungi il comunismo ed i socialismo reale dei vari dittatori con controllo violento dei mezzi di comunicazione e delle vite delle persone e avrai lo stesso risultato.
Tutte aberrazioni. Mi sento cmq di affermare che la libertà di mercato è preferibile a qualsiasi forma di centralismo.
è una mia opinione,
alcune cose non dovrebbero essere regolate dal libero mercato.
acqua,
sanità,
istruzione,
infrastrutture,
strade,
ecc…
dovrebbero essere controllate dallo stato, magari con cariche elettive.
il libero mercato, allo stato attuale dell’arte, è predatorio, annienta e sfrutta i cittadini.
@sevensnd @Atena @filobus @informapirata @eticadigitale
Concordo ma chi lavora nel pubblico deve essere licenziato d’ufficio senza ricorsi senza agevolazioni senza altri benefit dopo n non conformità. Lui e il suo superiore manchevole.
Ne ho viste abbastanza di persona per credere che possa funzionare altrimenti
nulla da eccepire.
ma non stavo parlando della forza lavoro, che nelle partecipate viene considerato come se fosse pubblico.
stavo ragionando su beni e servizi essenziali che non dovrebbero essere controllati da aziende private.
come succede adesso.
@giuda @sevensnd @filobus @informapirata @eticadigitale sono controcorrente ma non importa: allo Stato lascerei solo Difesa e sanità, istruzione libera con i voucher per le famiglie
@sevensnd @filobus @informapirata @eticadigitale l’ abominio e la ragione della mancata crescita italiana da trent’anni sta proprio nelle cariche politiche inserite all’ interno di settori che dovrebbero essere liberalizzati. Lo Stato in Italia controlla l’ 80 % dell’ economia con le sue partecipate, quindi già c’è quello che citi e non direi proprio che siano amministrate a dovere. La politica non sa nulla del mondo reale, del lavoro e di creazione di sviluppo e ricchezza.
le partecipate non sono libero mercato e non sono amministrate dallo stato.
hanno amministratori imposti dalla politica pagati uno sproposito.
agiscono come aziende private quando fanno profitti e come aziende pubbliche se hanno delle perdite.
eni, enel, ferrovie, ecc…
andrebbero tolte dal mercato libero e dalla borsa.
un’azienda pubblica non dovrebbe fare extraprofitti, come è accaduto lo scorso anno, solo perché è quotata in borsa.
@Atena in realtà, le grandi holding pubbliche Eni, Leonardo, Terna, Enel e Fincantieri e il loro indotto sono la cosa che funziona meglio in Italia insieme alle aziende dell’indotto metalmeccanico tedesco.
Quindi ci andrei piano con il criticare l’industria di stato. Quello che ci manca è un’industria vera, non dipendente dai capricci della politica, che -attenzione non agisce direttamente sull’industria, ma lo fa tramite la propria presenza nelle banche
@Atena la libertà di mercato comporta regole draconiane che regolino:
- concorrenza
- antitrust
- lobbying
- porte girevoli
- whistleblowing
- tutela del diritto civile e commerciale
- fiscalità efficiente
- tutela del consumatore
- tutela dell’interesse nazionale (quello vero, da non confondersi con la tutela degli interessi degli esponenti del governo Pro tempore)
Chi parla di libertà di mercato, spesso non intende la libertà di mercato cui pensi tu… 😁
@informapirata @Atena @filobus @eticadigitale la concorrenza é per i perdenti (cit. Peter Thiel) :akkoweary:
https://www.startupbusiness.it/lecture-5-competition-is-for-losers-peter-thiel/22605/
@informapirata @filobus @eticadigitale chi parla di libertà di mercato nelle varie sfumature lo sottende. Non esistono forme perfette, se lo fossero avremmo risolto tutti i problemi, ma la realtà è in divenire e le condizioni cambiano.