Il gruppo Cult of the Dead Cow ha sviluppato un codice per creare app e social network rispettosi della privacy
Il collettivo sta lavorando allo sviluppo di un sistema che permetterà di creare app di messaggistica e social network in grado di proteggere la #privacy degli utenti. Negli ultimi tempi il gruppo ha sviluppato un codice chiamato #Veilid (vay-lid),
https://www.wired.it/article/hacker-sistema-perfetto-privacy/
@stethewwolf @AlexFox @pgo @informapirata @informatica abbiamo mille esempi nel mondo fisico in cui le responsabilità sono ben delineate: una strada può essere usata per andare a commettere un delitto. Un coltello da cucina può essere usato per uccidere. Un taxi può essere usato per andare a commettere una truffa. Una telefonata può essere usata per organizzare un crimine. In nessuno di questi casi chiediamo di tracciare le persone o riteniamo responsabili i fornitori
@matteofortini @stethewwolf @pgo @informapirata @informatica ecco prendiamo un attimo in considerazione il servizio taxi. In cui si sale mascherati e si paga solo in contanti per assicurare completo anonimato. Non credo che un tale servizio se la vedrebbe particolarmente bene con l’opzione pubblica
Ma attenzione @stethewwolf , ché anche generalizzare troppo è sbagliato.
Chi fornisce “bombe a grappolo” è responsabile di come verranno usate? Sì, eccome!
E qui stiamo parlando di piattaforma di messaggistica come prodotto (io ti fornisco il software, tu lo fai girare) o come servizio (io faccio girare il software, tu sei un utente)?
Se ci affidiamo ad iperboli o similitudini forzate, finiamo per impedire il confronto sereno tra posizioni diverse.
@stethewwolf @AlexFox @pgo @informapirata @informatica
- Io non sto paragonando nulla, ma se da “servizio di comunicazione” si passa a “prodotto X” si cade troppo nel generico, e quindi perché non nelle armi? Questa è esattamente la mia critica a questa generalizzazione, non facciamola.
- La tecnologia NON è neutrale.