La legge obbligherebbe i browser ad accettare le autorità di certificazione governative e a vietare controlli di sicurezza aggiuntivi sui certificati (es. Certificate Transparency) a meno che l’UE non li accetti. Invertirebbe anni di miglioramenti alla crittografia sul Web, renderebbe il miglioramento futuro del software libero quasi impossibile e creerebbe un ambiente molto favorevole agli attacchi MitM (Man-in-the-Middle).
I cittadini europei possono scrivere al membro del Parlamento europeo responsabile del file eIDAS - Romana JERKOVIĆ - e registrare la loro preoccupazione: https://www.europarl.europa.eu/meps/en/112747/ROMANA_JERKOVIC/home
(Una lettera di esempio può essere trovato qui: https://web.archive.org/web/20231105045927/https://www.jeremiahlee.com/posts/2023-eu-eidas-feedback)
eIDAS, i certificati europei potrebbero rendere insicure le comunicazioni
La gestione europea di certificati “fuori standard” potrebbe portare all’introduzione di una forma di spionaggio passivo. Se le Autorità di certificazione nominate dagli Stati membri avessero poteri estesi o scarsa trasparenza, potrebbero usare gli strumenti in loro possesso per monitorare e intercettare le comunicazioni degli utenti, compromettendo la privacy online.
Per non parlare della possibile introduzione di vulnerabilità, con la diffusione di certificati non affidabili o compromessi. I criminali informatici di tutto il mondo ringrazierebbero.