@lealternative ho letto il vostro post su Bitcoin e anonimato ma avete escluso molte opzioni… nn mi è chiaro ma sembra che abbiate preso in considerazione solo wallet online gestiti da società regolari e non i wallet personali…
Perchè?
In quel caso le transazioni sarebbero facilmente anonime.
@skariko solo alla fine dell’articolo si menzionano i wallet “freddi” ma ci si riferisce come una cosa passata… (il podcast bitcoin italia racconta spesso le sventure degli sprovveduti che lasciano i loro bitcoin in mano ad altri)… cn una rapida occhiata su fdroid però si trovano tanti wallet NON custodial (termine più corretto rispetto a “cold”) odierni. Poi si parla del cambio indirizzo wallet cm di una furbata quando invece i wallet normali lo fanno in automatico ad ogni transazione…
@skariko ho sentito vari esperti di sicurezza informatica parlare della deanomizzazione delle transazioni bitcoin ma nessuno mi ha fatto capire come e speravo di scoprirlo in questo articolo. Salvo usi scorretti (custodial che chiedono documenti e/o wallet a indirizzo bloccato) mi sarebbe piaciuto capire i meccanismi di tracciatura. Poi si menziona Monero e si dice che è più anonimo. Usando entrambi (anche se poco) ero curioso di capire il perchè di questa differenza.
@skariko Se ricevo bitcoin sul mio wallet (e posso anche ricevrli in cambio di donazioni, lavoro, deposito contanti da alcuni atm in europa. nn solo bonifici o cc) poi li posso cedere a terzi per qualsiasi motivo. La mia identità non è conosciuta ne in ingresso ne in uscita. Si può recuperare IP della prima transazione e della seconda. Ma l’IP potrebbe essere condiviso. E poi di N transazioni non si sa se appartengono tutte allo stesso portafoglio. O sbaglio?
ok! L’articolo in questione è di @calamarim@mastodon.uno, non sono certo che legga questa comunità e questa discussione quindi lo taggo ma ti suggerisco anche di scrivergli su Mastodon eventualmente per i tuoi dubbi!