Informazioni sensibili militari statunitensi sono state inviate in Mali per anni grazie a un semplice errore di battitura. Ora il governo amico della Russia avrà accesso ad esse
Un semplice errore di battitura significa che milioni di e-mail destinate all’esercito americano stanno per cadere nelle mani del Mali, uno stato filo-russo nell’Africa occidentale, secondo quanto riportato lunedì dal Financial Times .
https://fortune.com/2023/07/17/us-military-emails-leak-pentagon-russia-mali-domain-typo/
Notizia segnalata da @smaurizi
Tutt’oggi a me arrivano email (anche importanti) di una sudamericana mia omonima 🙈 non ho nemmeno idea di quale sia il suo indirizzo email, ipotizzo cognome.nome mentre il mio è nome.cognome
Come potrei provare a contattarla? Nelle mail che ricevo e che ho ricevuto non ci sono elementi per contattarla, potrebbe avere nome.cognome2, cognome.nome o chissà che cos’altro…
@andoli73 le prime email a xxxx.ml tornano indietro. Poi basta che qualcuno crei il dominio xxxx.ml e archivi tutti i messaggi, preoccupandosi di impostare un finto messaggio automatico di errore (User unknown, Unable to route 544, Routing server failure, Invalid domain name syntax 501, etc) che tranquillizzi il mittente
@andoli73 sì, te ne accorgi, ma solo se hai una procedura che gestisca il problema delle email non pervenute.
Altrimenti, in un’organizzazione complessa, sapresti dirmi chi potrebbe alzare il livello di allarme in caso di email tornate indietro o non pervenute?
Probabilmente è a causa della vulnerabilità dovuta a procedure carenti è il motivo per cui si è creato un caso