Perché IT Wallet non è una forma di controllo e ricatto. Ecco come funziona
Circolano teorie secondo cui IT Wallet sarebbe uno strumento di manipolazione e controllo dei cittadini.
Il timore riguarda la gestione dei dati personali.
Il portafoglio digitale fornisce moltissime opzioni per controllare i propri dati che ora non sono disponibili.
Quindi, IT Wallet e perché non è uno strumento di manipolazione e controllo.
https://www.open.online/2024/05/30/it-wallet-forma-controllo-ricatti-fake-come-funziona-fc/
@informapirata @privacypride adesso è tardi per formulare un pensiero chiaro e leggibile, ma resto scettico, l’articolo è scarno, soprattutto dopo aver letto chi ha fondato Open.
Mi riservo di recuperare più informazioni prima di sparate a zero.
@allanon @privacypride come ho ricordato altrove, sono stati contattati per la stesura dell’articolo, che ha soltanto uno scopo riassuntivo e divulgativo, sia esperti di gestione dei dati personali sia esperti di architetture di gestione di grandi quantità di dati
@informapirata
Il fatto stesso che si basi su software closed source e su piattaforme di sorveglianza come Android e/o IOS smentisce nei fatti l’ articolo.
@privacypride
@informapirata @privacypride l’articolo non da nessun elemento concreto per supportare la sua tesi. Inoltre non analizza le perplessità più ovvie di un sistema come IT Wallet.
Propaganda.
@cescobarresi @privacypride L’articolo è estremamente sintetico, ma l’autore si è avvalso della consulenza di esperti di gestione dei dati personali e di gestione delle architetture informatiche
@cescobarresi @JustSomebody esatto, è il problema di fondo che affligge anche l’app IO. Poco fa ho linkato qui due thread “interessanti” (si fa per dire…) su Github: https://mastodon.uno/@esplovago/112541814243047614
Invece di parlare per gli altri, racconta come hai scelto di vivere tu questo aspetto della tua vita digitale e non.
Il tuo commento da aggressivo e divisivo diventerebbe costruttivo e propositivo.
@noce72 non c’è niente di aggressivo nel commento di @Pollazzon ma soltanto una constatazione del dissociazione che spesso anima chi prende parte a crociate ideologiche contro le innovazioni, senza informarsi troppo….” su quanto questi innovazioni siano estremamente più rispettose della privacy rispetto agli strumenti che loro utilizzano regolarmente.
Consiglio comunque di dare un’occhiata a
https://me.dariofadda.it/posts/euro-digitale/ di @nuke
e a
https://www.spreaker.com/episode/dk-8x27-fragilita–60136114 di @dataKnightmare
@Pollazzon @informapirata @privacypride
Purtroppo è una cosa un pochino diversa
Se uso facebook sono azzi miei. E poss smettere di usarlo in ogni momento.
IT wallet è uno strumento nazionale che diventa obbligatorio.
Capisci che sono due cose un pochino diverse?
@Pollazzon @informapirata @privacypride
NO
Non è così
Una cosa è il mio comportamento privato una cosa è una azione nazionale e imposta dall’alto.
Ma evidentemente è difficile distinguere le cose.
No problem.
È come per la sanità.
Io posso andare dal medico che voglio, fare la dieta che voglio e magari anche danneggiarmi.
Se lo stato impone a tutti di fare una dieta ipocalorica perché sì, è un pochino diverso, giusto?
@Pollazzon esattamente, inoltre sebbene l’Europa abbia acquisito una certa capacità di elaborare ed applicare rapidamente i regolamenti che produce, puoi pensare che come in Italia Abbiamo impiegato un bel po’ di tempo a rendere diffusa spid, lo switch al portafoglio digitale europeo non sarà immediato né immune a ulteriori aggiustamenti.
PIUTTOSTO, RICORDATEVI DI NON VOTARE ALLE EUROPEE GENTE TECNOSOLUZIONISTA CHE QUANDO PARLA DI TECNOLOGIA LO FA PER SLOGAN! 😁 😄 🤣
@Pollazzon
Sai cosa? Secondo me quelli che si lamentano così è “semplicemente” 🙄 perché in questo caso è lo stato (brutto, kattivo, poteri forti, ecc.) che gestisce i dati.
Mentre invece se è Facebook che vende le foto del loro figlio per addestrare algoritmi non gliene frega.
Quindi stato, ma regalano la qualsiasi a aziende IoT, social vari, ecc. ecc.
@informapirata @privacypride
@AAMfP i due piani non devono essere io non possono essere equiparati. MAI. Facebook è un’azienda privata e nessuno è costretto a utilizzare i suoi merdosi servizi. Diversamente lo Stato o peggio una struttura sovranazionale detengono il monopolio della forza, Quello della fiscalità, quello della salute pubblica e così via.
Le preoccupazioni sulla gestione statale della privacy devono sempre essere maggiori rispetto a quelle di’ una qualsiasi gestione privata
@informapirata
D’accordo, certo.
Ma penso che quelli che si lamentano della privacy di tool statali in molti casi lo facciano per le ragioni sbagliate (gomblotti, deep state e 'ste minchiate, non per altri motivi più seri), no!?
@Pollazzon @privacypride
@informapirata @AAMfP @privacypride d’accordo fino ad un certo punto. Per esempio non usare whatsapp significa essere un mezzo eremita. Io ci ho provato per un annetto, ma poi i miei amici mi hanno preso il cellulare e me lo hanno reinstallato. Poi il tuo discorso è comunque corretto, ma poi ci sono monopoli privati da considerare
Dopo anni di uso solo pagamenti elettronici, ultimamente mi sono riavvicinato all’uso del contante.
Sapere di avere una piccola porzione di riservatezza mi fa sentire meno oppresso.
Niente di ché, ma almeno se decido di comprare una bottiglia di acqua non deve saperlo per forza mezzo mondo e le agenzie statali in tempo reale.
Non è che non ci sia modo di saperlo, si tratta però che per saperlo ci sia l’interesse specifico di voler sapere cosa ho acquistato io in quel momento e che questo richieda una sforzo specifico.
Stessa cosa vale per la mia identità. Se faccio una transazione di persona dove mi identifico è chiaro che non SARA’ un segreto, ma allo stesso tempo non e necessario che questo venga saputo in tempo reale e senza nessuno sforzo specifico.
Senza poi parlare del fatto che funzionerà solo su sistemi proprietari e altre perplessità legate agli strumenti digitali di stato e non.