Il sistema della “peer review” è pieno di problemi
Da tempo si discute dei difetti e dei limiti crescenti del sistema di revisione della ricerca scientifica, che secondo molti richiede interventi correttivi complicati ma necessari
@macfranc @scienza Analisi interessante, anche se mi sembra si parli di queste cose ormai da molti anni… È preoccupante che non si sia riusciti ancora a trovare una soluzione!
Ricordo ancora il mio stupore quando mi chiesero di revisionare il primo articolo. Mi ero laureato da poco, come potevo avere la competenza per controllare il lavoro di altri? Era evidentemente un’attività che nessuno voleva svolgere (e giustamente direi, visto che si tratta di lavorare gratis)
@cubilotto @emmecola @scienza considera che ormai gli articoli non vengono più scritti da un solo ricercatore o due/tre: ormai, con i cofirmatari di un articolo scientifico ci puoi fare una squadra da rugby, con tanto di panchina… Quindi è facilissimo capire se un certo ricercatore o un certo dipartimento/istituto ha partecipato alla redazione di quell’articolo, ma è anche impossibile capire chi siano tutti gli autori
@macfranc
Beh, dipende dagli ambiti.
Mi è capitato di scrivere articoli come unico autore.
M’è capitato pure che tra le indicazioni per produrre l’articolo anonimo da revisionare fosse esplicitata la richiesta di usare la prima persona plurale (non io, ma noi) anche come autore singolo e di porre attenzione nelle autocitazioni di farle in terza persona (non “il mio lavoro tale”, ma “il lavoro di nome cognome”).
Ma quando si è in pochi riconoscere è più facile.
@cubilotto @emmecola @scienza
@cubilotto Dipende dal tipo di review, in alcuni casi l’autore è noto, in altri no. Poi devo essere sincero: da quando ho lasciato la ricerca non faccio più review 🙂
@macfranc @scienza