Ho letto con particolare soddisfazione una recente sentenza del Consiglio di Stato che consolida la bontà del lavoro dei nostri uffici nell’ostacolare i siti web che facilitano il pericoloso business della pirateria online. La sentenza 7512 del 3 agosto 2023 ha confermato la legittimità della delibera con cui l’Agcom ha ordinato agli internet service provider di disabilitare l’accesso al portale Gamesgo che collegava gli utenti con lo scopo di facilitare la condivisione illegale degli account di DAZN, Netflix, Youtube Premium, HBO Max, Crunchyroll e Spotify e molti altri. Purtroppo, molti utenti non sono consapevoli dei rischi che comporta la condivisione delle proprie password per pochi soldi. Il Consiglio di Stato ha rilevato che “lo sfruttamento in qualsiasi modo realizzato di un abbonamento, stipulato da un utente con un operatore economico per l’utilizzo di prodotti coperti da diritto d’autore, da parte di un altro operatore economico, traendone un vantaggio, all’insaputa del primo operatore economico (in questo caso, DAZN), costituisce un’attività illecita in violazione delle norme, anche dell’Unione Europea, sulla tutela del diritto d’autore”.
Ecco l’attuale delibera e la delibera del provvedimento del 2022 da parte di DAZN.
PS. Con NextDNS questo oscuramento è inefficace:
La tentazione di sfottere il post nei commenti è forte, ma come si vuol dire su interent: “Let him cooking”.
Completamente contrario a ciò che ha fatto l’AGCOM. Non capisco dove sia il reato
secondo il loro punto di vista 2 persone che condividono l’abbonamento pagando per 1 equivalgono a 2 persone che piratano i loro contenuti. Idem per chi paga ma poi usa una VPN per vedere contenuti nascosti nel proprio paese.
Dal mio punto di vista è più etico alzare una bandiera nera con un teschio. Sarà meglio 2 persone che pagano il 50% o 2 persone che pagano zero?
“Non ruberesti mai un’automobile…” .cit