Francesco
Se ci arrivi con una Range Rover del 2023 ci arrivi pure con una Renault Clio del 2006.
chi guida il mezzo più pericoloso debba avere più responsabilità
su questo siamo totalmente d’accordo, ma se un ciclista mi si butta sotto in maniera più o meno volontaria e io ho una dashcam che mi permette di dimostrare che è stato il ciclista ad agire in maniera totalmente sbagliata ed io ho fatto di tutto per evitare l’impatto non riuscendoci, la famiglia del ciclista oltre alla perdita mi ripara anche l’auto. È un po’ come se io con la moto mi affianco ad un camion durante una rotonda o una curva e mi schiaccia, la colpa è la mia non è del camionista anche se è lui a guidare il mezzo più pericoloso. Non so se ho reso l’idea…
Secondo me c’è conflittualità tra persone e basta, ci si ammazza tra motociclisti, tra automobilisti e tra ciclisti. Si possono fare tanti esempi, ma personalmente mi è anche capitato di aver quasi investito (con probabilissimo decesso se fosse accaduto) un ciclista perché si è buttato avanti la mia auto in maniera completamente improvvisa, proprio a centro strada, partendo dal marciapiede a tutta velocità e senza attraversamento né pedonale né ciclabile, ed io ero nei limiti. Ci ho anche litigato, ed era convinto di avere la sua ragione. Possiamo stare qui a parlarne fino alla morte, ma secondo me il ciclista avendo in un impatto la resistenza di un pedone deve viaggiare pensandosi come pedone e non come auto. Pensiero mio eh, poi ognuno è libero di credere di avere le gambe resistenti quanto vuole.
ci tenevo a precisare che sono sia un motociclista, che un automobilista che un ciclista. Detto questo, ce l’ho comunque con tutte e 3 le categorie perché le regole non le rispetta nessuno, tra i motociclisti che si credono tutti perennemente in gara, gli automobilisti che si sentono in diritto di poter parcheggiare o guidare come vogliono, e i ciclisti che si sentono in diritto di poter correre tra i pedoni e le auto saltellando tra marciapiedi e carreggiate senza nemmeno frenare come se ne avessero il diritto. Sulla questione della maggiore pericolosità degli automobilisti siamo completamente d’accordo, ma questo è un discorso di mancato controllo sul territorio delle forze dell’ordine, che si preoccupano più nel montare gli autovelox per far cassa che non nel “vigilare” le strade per colpire chi guida come non deve.
Io onestamente mi fido poco degli studi, mi fido di ciò che vedo, e vedo sia automobilisti che non dovrebbero nemmeno avere la patente, sia ciclisti che si buttano in strada senza nemmeno guardare, magari pure di notte senza luci, perché tutto gli è dovuto. Percentuali di rispetto a parte, le regole non le rispetta nessuno.
certo, e le biciclette hanno le loro norme di comportamento che praticamente nessuno rispetta per intero
Beh oddio, è vero che le carreggiate sono aperte a tutti, bici, auto e pedoni, ma bisogna ricordarsi che sono principalmente destinate ai veicoli. Ci puoi andare ma per attraversare fuori dalle strisce devi dare comunque modo agli automobilisti di vederti e fermarsi. Che poi gli automobilisti hanno il vizio di correre è un altro paio di maniche.
Secondo il codice della strada la carreggiata è la parte della strada destinata allo scorrimento dei veicoli, le piste ciclabili sono destinate ai ciclisti, e i marciapiedi ai pedoni. Considerando che marciapiedi e piste ciclabili non sono proprio ovunque, pedoni e ciclisti possono occupare la carreggiata ma non al centro. Diciamo che un automobilista si “incazza” quando un ciclista è al centro esattamente come quando un ciclista o un pedone si incazzano quando un automobilista gli parcheggia sulla pista o sul marciapiede. Secondo me la conflittualità nasce dalla predisposizione umana di sentirsi padrone di qualsiasi cosa.